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Il fascino dell’Oriente racchiuso in un flacone

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Black Collection: Patchouli Nosy Be
Black Collection: Oud Imperial
Black Collection: Santal Du Pacifique
Black Collection: Cacao Aztèque

Evocano mistero e fascino, la loro presenza non passa inosservata e sono considerati esotici. Chi li indossa sprigiona sensualità. Si tratta dei profumi cosiddetti Orientali, una famiglia olfattiva dal carattere esotico e opulento, lanciati a inizio del secolo scorso e rilanciati negli anni 70 dalla cultura hippie, che amava in particolar modo uno degli ingredienti principe: il patchouli. L’edonismo anni ’80 non poteva non amarli e così fu, dato che in quel decennio vennero lanciate fragranze orientali note ancora oggi e caratterizzate non solo da bouquet esuberanti ma anche da flaconi artistici, certo non lineari.

Tipici dei paesi orientali e mediorientali, come l’India e le terre arabe, sono composti da ingredienti come legni, resina e spezie, calde e tondeggianti, il più delle volte presenti nelle note finali della piramide olfattiva. Tra i legni, il sandalo e il patchouli sono i più ricercati e frequenti, capaci di dare estremo spessore alla fragranza. A questi, oltre a resine e spezie, si uniscono anche muschi ma anche fiori e infatti gli orientali floreali sono tra i profumi più innovativi. Ma anche note dolci come il cacao contribuiscono a dare specificità ad alcuni accordi, orientali gourmand.

Black Collection è la collezione messa a punto da Perris Monte Carlo che racchiude alcune fragranze orientali tra le più esclusive, creata grazie all’estenuante ricerca di materie prime tra le più eccezionali al mondo: sandalo, patchouli, cacao e oud.

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OUD
Proprio l’Oud o Agarawood è tra gli ingredienti più particolari e preziosi. Si tratta della resina che si forma negli alberi di Aquilaria e Gynorips, originari della regione indiana dell’Assam e nel sud-est asiatico, quando vengono colpiti da una muffa particolare. Con questa resina molto rara e dunque anche molto costosa, si produce incenso e si dà vita a profumi dal carattere molto particolare e ipnotico, che si crede abbia delle proprietà curative se utilizzato per la meditazione, ma pare sia anche un potente afrodisiaco… “Se fossi un mercante venderei solo profumi all’oud. Anche se non ci guadagnassi, potrei trarre beneficio dal suo odore sensazionale” disse un tempo un noto Califfo arabo. “Scegliere una fragranza rivela la propria individualità”. Ancora oggi celebrato come uno degli oli essenziali boisé più preziosi, la sua composizione evoca profumi di legni scuri e una sensualità allo stesso tempo grezza e sofisticata. Oud Imperial di Perris Monte Carlo mescola olio essenziale di oud della Cambogia a note preziose di cisto, incenso, papiro, patchouli, labdano, cedro Atlas, vetiver di Java, betulla e sandalo. Il profumo perfetto per chi non ha paura di lasciare il segno.

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PATCHOULI
Si tratta di una pianta verde, il Pogostemon Cablin, che cresce nel sud-est asiatico a un’altezza fino a 1800 metri, con foglie ovali che vengono tagliate una o due volte l’anno e dalle quali viene distillato un olio, caldo e ambrato. Ha un aroma intenso e persistente, che si ama oppure no, senza mezze misure, che dona al profumo note muschiate e decisamente esotiche. L’olio è tra i pochi che migliorano col tempo e la storia narra che i commercianti, in medio oriente, avvolgevano tessuti preziosi e scialli tra le foglie di patchouli, mentre gli hippie lo fecero diventare il profumo della rivoluzione sessuale e dell’amore libero, bruciato anche come incenso. Oggi è presente nella maggior parte dei profumi orientali e in Patchouli Nosy Be di Perris Monte Carlo. Nosy Be è un’isola al largo della costa Nord Ovest del Madagascar, conosciuta anche come “l’isola profumata”, per via dell’intenso aroma dei fiori di Ylang Ylang che riempie l’aria. Il processo che ha portato alla creazione di questa nuova e unica qualità di patchouli è un viaggio lungo e laborioso: il Patchouli di Nosy Be cresce all’ombra degli alberi di Ylang Ylang, e da essi è protetto dalla luce diretta del sole, potendo così crescere nonostante il clima ostile. Crescendo in un ambiente diverso da quello tradizionale, questo patchouli ha sviluppato proprietà olfattive uniche, perdendo il classico sentore di canfora e sottolineando sfumature di cacao amaro e legno di sandalo. In Patchouli Nosy Be il patchouli è arricchito con note speziate, mentre le note legnose ne esaltano le sfumature di cacao amaro e quelle del fondo, con labdano e vaniglia.

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SANDALO
La pianta del sandalo cresce nella zona a Sud del Tropico del Cancro, tra Asia e Oceania e le maggiori produzioni del prezioso olio che se ne ricava derivano da Sri Lanka, Indonesia, Malesia e Taiwan. Il suo uso è antichissimo e risale addirittura a 4000 anni fa, come incenso e per uso cosmetico, oltre che in ambito farmaceutico, nella medicina ayurvedica. Essendo un ingrediente molto persistente è largamente utilizzato nei profumi, spesso associato a note fiorite: gli incensi di legno di sandalo bruciati dai Buddisti e dagli Hindu divennero presto una preziosa materia prima nel mondo della profumeria. Il suo aroma intenso ha il potere di rendere armoniche diverse composizioni. Dopo un periodo di grande popolarità, oggi il sandalo è sull’orlo dell’estinzione, ed è specie protetta in India, trovare infatti olio essenziale di sandalo naturale è quasi impossibile, a meno di non accontentarsi, solitamente, di qualità minori. Perris Monte Carlo, invece, ha scelto di utilizzare questa qualità unica di sandalo per Santal Du Pacifique, un racconto olfattivo ipnotico e misterioso dove le note legnose, calde e vellutate, si intrecciano a note fiorite che ne esaltano il lato dolce e inebriante. Inoltre, il sandalo di Perris segue la politica del “giving back”: per ogni albero tagliato ne vengono piantati altri 50.

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CACAO
Originaria dell’America Centrale, la pianta del cacao produce un frutto scuro e grande che contiene alcuni semi che vengono essiccati al sole e poi macinati, per ricavarne il cacao come lo conosciamo e il burro di cacao, utilizzato per la produzione di cioccolato. La pianta è antichissima e pare che i primi a coltivarla furono le popolazioni degli Aztechi. Il Xocolatl era una bevanda azteca preparata con una miscela di fave di cacao pestate, peperoncino, cardamomo e pepe un elisir perfetto che aveva assunto il nome di “cibo degli dei”, che si diceva donasse il potere e la saggezza degli dei. Per questa ragione Montezuma, l’ultimo dei re indipendenti degli Aztechi, ne era così ghiotto da berne fino a cinquanta tazze al giorno! Cacao Aztèque è una fragranza orientale, a differenza della altre sul mercato che acquisiscono una nota gourmand, mentre in Cacao Aztèque prevale la purezza delle fave di cacao in unione con l’Assoluta di Cacao, una materia rara e preziosa che crea una nota liquorosa ricca e densa, un aroma penetrante che dà dipendenza.

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